Sniply: uno strumento per aumentare il traffico al proprio sito

12 marzo 2016
Sniply: uno strumento per aumentare il traffico al proprio sito

Ok, mi rendo conto delle perplessità che può suscitare un’affermazione del genere, per cui la cosa migliore è farti vedere il risultato finale. Qui sotto trovi uno screenshot che penso valga più di tante parole.

Tecnicamente quello che fa Sniply è creare una pagina temporanea dove è presente la nostra call to action e caricare il sito originale in un iframe. Quello che hai cliccato prima quindi non è effettivamente il link al sito originale, ma il link alla pagina temporanea che lo contiene.

Veniamo al perché dovresti prenderti la briga di utilizzare Sniply.

Mediamente ognuno di noi condivide sui social media link ad articoli che riteniamo interessanti nel nostro campo e che quindi pensiamo possano portare un valore aggiunto anche ai nostri follower. In questo modo cerchiamo di creare engagement con gli utenti che già ci seguono ma anche, e soprattutto, cerchiamo di attirarne di nuovi. Insomma fin qui niente di nuovo.

Tuttavia questo lavoro di “content curation” non porta un vero riscontro in termini di traffico al nostro sito, e il nostro nome si perde tra i retweet e le condivisioni successive.

L’obiettivo di Sniply è proprio quello di convertire il traffico che generiamo sui link che condividiamo in traffico verso il nostro sito web, aggiungendo una call to action che permetta di evidenziare che siamo stati noi a selezionare e condividere quel contenuto per primi.

Come usare Sniply

Il funzionamento di Sniply è molto semplice. La prima cosa da fare è creare un “brand“. Un brand non è altro che un raggruppamento di call-to-action e link in base appunto al marchio o al sito web cui si riferiscono. È utile se gestisci diversi siti web per avere statistiche separate. Inoltre il brand determina il logo che verrà inserito nelle “call-to-action”.

Dopo aver creato il brand puoi passare a creare una call-to-action. Sniply permette di creare call-to-action di vario tipo: con un pulsante, con un link, con un form ad un solo campo (ad esempio un form per l’iscrizione alla tua newsletter), con un immagine oppure una call-to-action “hidden” da utilizzare solo come tracciamento.

Per ogni call-to-action dovrai selezionare il brand cui si riferisce e quindi il logo che verrà inserito. Potrai scegliere il testo da inserire e il link dove reindirizzare gli utenti che cliccano sul pulsante. Infine potrai scegliere la forma e personalizzare i colori dei vari elementi che la compongono.

Puoi creare tutte le call-to-action che vuoi, così da utilizzare call-to-action diverse a seconda della situazione.

Una volta creata la tua prima call-to-action, puoi cominciare a creare dei link brandizzati. Per creare un link puoi semplicemente inserire l’url della pagina che vuoi condividere nell’apposito campo nella dashboard di Sniply e selezionare la call-to-action da associarci. In alternativa puoi utilizzare l’estensione di chrome, che ti permette di creare link Sniply direttamente mentre navighi.

Infine nella dashboard potrai vedere le statistiche con le visualizzazioni e i click per ogni singolo link che hai creato.

CONSIDERAZIONI

Fin qui è tutto bello.

Tuttavia questo servizio ha attirato su di sé una valanga di critiche. Il motivo è presto detto: il proprietario del sito che state condividendo tramite Sniply ovviamente non sa che state aggiungendo un vostro messaggio in sovrimpressione per alcuni degli utenti che visitano il suo sito, cioè tutti quelli che lo raggiungo tramite il vostro link.

Potrebbe non essere d’accordo. Ma al momento non ha un modo semplice per cancellare tutti i link che lo riguardano. A meno di non disabilitare per il suo sito la possibilità di essere incluso in un iframe (si è possibile, ad esempio Facebook non può essere incluso in un iframe).

E anche se fosse d’accordo non ha controllo sul messaggio che compare sul suo sito. Nessuno ti vieta, almeno al momento, di creare una call-to-action con scritto “Questo sito fa schifo!”.

Al momento quindi Sniply manca di due strumenti di garanzia importanti per i proprietari dei siti che vengono condivisi: il primo è una modalità di opt-out, ovvero la possibilità di disabilitare tutte le condivisioni esistenti e impedire quelle future al proprio sito; il secondo è un modo per segnalare messaggi impropri che vengono veicolati tramite le call-to-action.

A parte questi due aspetti però, ritengo questo servizio molto interessante: in primo luogo perché permette di dare un valore al lavoro di “content curation” che molti blogger o influencer si prendono la briga di fare, leggendo e condividendo articoli e contenuti che ritengono di interesse. In secondo luogo perché rappresenta uno stimolo importante a condividere contenuti di valore in questo modo possono ottenere una maggiore visibilità.

Per cui nel caso in cui voleste condividere un mio contenuto tramite Sniply, beh vi dò fin da ora il mio consenso.